Invia mail a: info@studiomalfatti.it | Social:

Chiama ora: 06.45769470 - 375.5523772
Data pubblicazione:
14.11.2025
Digitalizzazione e sicurezza sul lavoro: modelli organizzativi centrati sulla persona
Due esperienze aziendali approfondite da uno studio Inail dimostrano come la trasformazione digitale possa migliorare salute, sicurezza e benessere dei lavoratori - ROMA - La trasformazione digitale non è solo una questione tecnologica, ma un cambiamento culturale e organizzativo che investe tutti gli aspetti della vita aziendale. Una recente scheda informativa del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’Inail (Dimeila) presenta due casi di buone pratiche che mostrano come l’innovazione digitale possa rafforzare la sicurezza, la produttività e il benessere nei luoghi di lavoro.
La trasformazione digitale come sfida strategica. La transizione digitale rappresenta oggi una delle sfide più importanti per le organizzazioni di ogni settore. Non si tratta soltanto di introdurre nuove tecnologie, ma di ripensare i processi decisionali, i modelli gestionali e la cultura aziendale. Strumenti come intelligenza artificiale, Internet of Things, robotica collaborativa e realtà aumentata stanno ridefinendo le modalità di lavoro. Risulta così sempre più semplice monitorare in tempo reale ambienti e attività, automatizzare compiti rischiosi e anticipare situazioni critiche. Quando vengono integrate nei sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SSL), queste tecnologie aumentano l’efficienza produttiva e al contempo contribuiscono alla creazione di ambienti più sicuri e inclusivi. Tuttavia, emergono anche nuove sfide: dal technostress alla tutela della privacy, fino ai rischi legati alla cybersecurity, che richiedono approcci di prevenzione integrata e multidisciplinare.
Inail e Fast: sinergie per promuovere salute e sicurezza. Il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’Inail (Dimeila) ha sviluppato una collaborazione di ricerca con la Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche (Fast) – partner della rete europea Enterprise Europe Network (EEN) – con l’obiettivo di analizzare diverse esperienze aziendali per favorire una migliore conoscenza dell’evoluzione dei modelli organizzativi interessati dalla trasformazione digitale e del loro impatto sulla SSL. Sono stati così raccolti esempi di buone pratiche nel contesto italiano ed europeo, anche grazie al ruolo dell’Inail come Focal Point italiano di Eu-Osha e della Fast in qualità di EEN Italia Osh Ambassador per la promozione delle Campagne europee.
Buone pratiche di innovazione centrata sulla persona. Le due esperienze aziendali presentate nello studio del Dimeila si distinguono per il loro approccio umano e sostenibile. Si tratta di un’azienda manifatturiera di medie dimensioni che progetta e produce sistemi di pesatura, sensori e software per agricoltura di precisione e settore medicale e di una azienda vitivinicola, anch’essa concentrata sull’agricoltura di precisione. Attraverso innovazioni su software e processi produttivi, entrambe hanno introdotto soluzioni digitali per migliorare la sicurezza, la qualità del lavoro e la gestione dei processi, ottenendo riconoscimenti a livello nazionale ed europeo. Nel primo caso, la buona pratica illustrata nella scheda è risultata tra le vincitrici nell’ambito di una iniziativa organizzata da Fast e da altri stakeholder nel quadro delle attività della rete EEN, mentre il secondo esempio è stato giudicato come il più meritevole in seno alla selezione delle buone pratiche italiane per il relativo concorso europeo della campagna di Eu-Osha “Salute e sicurezza sul lavoro nell’era digitale”.
Leadership, formazione e cultura della prevenzione. Con un’attenta analisi dei dati aziendali – dalle tecnologie implementate alle modalità di partecipazione dei lavoratori – queste pratiche hanno evidenziato come l’innovazione possa essere al servizio delle persone, generando benefici concreti in termini di riduzione dei rischi, ottimizzazione delle attività e incremento del benessere organizzativo. Fondamentale si è rivelata la partecipazione attiva dei dipendenti, elemento chiave per assicurare la sostenibilità delle soluzioni adottate. Le esperienze descritte confermano che le aziende più efficaci nel gestire la trasformazione digitale sono quelle che sanno coniugare innovazione tecnologica e benessere umano. La chiave è una leadership capace di guidare il cambiamento in modo partecipativo, superando resistenze culturali e colmando i gap di competenze digitali. Formazione continua, dialogo interno e fiducia reciproca diventano pilastri indispensabili di una cultura della prevenzione proattiva, dove la sicurezza non è un obbligo, ma un valore condiviso. Promuovere competenze, responsabilità diffusa e consapevolezza digitale significa costruire organizzazioni più sostenibili e orientate al futuro.
© Copyright 2021/23 STUDIO C&M srl Tutti i diritti riservati
P.I. 02870320591 - C.F. 02870320591