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STUDIO MALFATTI INFORMA


Data pubblicazione:
25.11.2025


Sistema di sorveglianza Marel. Il rapporto 2019 – 2022 fotografa esposizioni, malattie e stili di vita dei lavoratori italiani

La rete Malattie e rischi emergenti sul lavoro (Marel) è costituita da ambulatori pubblici di Medicina del lavoro che raccolgono i dati relativi alle visite specialistiche con particolare riferimento alla storia lavorativa e alle esposizioni professionali dei lavoratori - ROMA – Il nuovo rapporto Marel 2019-2022, curato dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’Inail (Dimeila), offre una panoramica dettagliata sulle esposizioni professionali, le malattie di origine lavorativa e i fattori non occupazionali che incidono sulla salute dei lavoratori. La rete, oggi composta da 17 ambulatori distribuiti tra Asl e centri ospedalieri-universitari, consolida il proprio ruolo nel monitoraggio dei rischi emergenti, anche grazie allo sviluppo di una cartella sanitaria informatizzata e al contributo al progetto nazionale sul Total worker health. Particolare attenzione viene dedicata al settore edilizio, dove per i muratori le patologie muscolo-scheletriche restano prevalenti.

Un sistema in crescita per comprendere i rischi emergenti. Avviato nel 2015 nell’ambito di un progetto di ricerca finanziato dall’Inail, il sistema Marel accresce le possibilità di monitoraggio sulle malattie e sui rischi emergenti di origine professionale. Attraverso una rete di ambulatori pubblici di medicina del lavoro, gli operatori raccolgono informazioni dettagliate sulla storia professionale, sulle esposizioni occupazionali e sui fattori di rischio dei lavoratori che si presentano per la valutazione di possibili patologie correlate al lavoro. Il cuore del sistema è rappresentato dai dati sugli agenti di esposizione, analizzati secondo comparti produttivi e qualifiche professionali. L’obiettivo è duplice: migliorare la capacità di individuare nessi causali tra attività svolte e malattia e fornire basi solide per azioni di prevenzione mirate.

Una rete nazionale sempre più strutturata. Oggi Marel conta diciassette ambulatori specializzati, attivi sia presso aziende ospedaliere e università – da Pisa a Cagliari, Bari, Brescia e Bologna – sia nei servizi di prevenzione delle ASL di varie regioni italiane. La rete è coordinata dal Dimeila dell’Inail, che cura anche l’archivio informatizzato e promuove l’uso di una cartella sanitaria condivisa, uno strumento destinato a uniformare la raccolta dei dati clinico-lavorativi dei pazienti. Il sistema si sviluppa anche alla luce delle indicazioni del Piano nazionale della prevenzione ed è in linea con gli obiettivi del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (Sinp), fornendo elementi utili sia ad ampliare la conoscenza delle malattie professionali che a individuare misure di prevenzione adeguate ed efficaci. Nel quadriennio 2019-2022, Marel ha ampliato l’analisi includendo anche fattori non lavorativi quali abitudini di vita o condizioni che possono concorrere all’insorgenza di malattie professionali.

Total worker health: salute a 360 gradi. Dal 2022 Marel contribuisce agli obiettivi del progetto “Itwh: sistema gestionale per il benessere e la promozione del Total worker health nei luoghi di lavoro”, promosso dal Ministero della Salute e basato sul modello Total worker health, che integra tutela della salute, prevenzione dei rischi e promozione del benessere complessivo del lavoratore. In quest’ottica, gli ambulatori Marel monitorano non solo gli agenti professionali di rischio, ma anche aspetti comportamentali e condizioni extra-lavorative potenzialmente rilevanti. Questo approccio rafforza la capacità degli operatori sanitari di individuare strategie personalizzate, fornire indicazioni su stili di vita sani e progettare piani di prevenzione mirati per categorie specifiche di lavoratori.

Edilizia sotto la lente: per i muratori prevalgono le patologie muscolo-scheletriche. Il rapporto dedica una specifica sezione alla professione dei muratori, categoria fisiologicamente esposta a molteplici fattori di rischio fisico e biomeccanico. Nel quadriennio analizzato, sono state registrate 150 malattie professionali attribuite a questa professione: la maggior parte riguarda l’apparato muscolo-scheletrico, con percentuali significative per ernia del disco, sindrome della cuffia dei rotatori e tunnel carpale. Dati analoghi emergono anche dal sistema di sorveglianza Malprof, confermando la necessità di interventi di prevenzione ergonomica, formazione e maggiore diffusione di misure di protezione. Il caso dei muratori evidenzia le potenzialità di Marel nel monitorare cluster specifici e orientare politiche di sicurezza più efficaci.

FONTE: https://www.inail.it/portale/it/inail-comunica/news/notizia.2025.11.sistema-di-sorveglianza-marel.html


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