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STUDIO MALFATTI INFORMA


Data pubblicazione:
28.11.2025


Pubblicata la norma UNI 11719:2025

Guida alla scelta, all`uso e alla manutenzione degli apparecchi di protezione delle vie respiratorie, in applicazione alla UNI EN 529:2006 - ROMA - È stata resa disponibile sul sito di UNI la versione 2025 della norma UNI 11719. Frutto di un’attenta revisione della precedente, la nuova norma si inserisce in un progetto fortemente voluto dalla Commissione sicurezza che, a seguito dell’aggiornamento dell’art. 79 c.2 del d.lgs.81/2008 sui criteri di scelta dei dispositivi individuali alle norme più recenti, ha avviato i lavori di revisione di tutte le norme interessate, con l’obiettivo di creare un corpus normativo riferito esplicitamente anche a informazione, formazione e addestramento per un uso corretto dei dispositivi di protezione individuale (Dpi).

Uno strumento per la protezione dell’apparato respiratorio. La UNI 11719:2025 costituisce uno strumento per definire e attuare un programma di protezione delle vie respiratorie, fornisce criteri di scelta, uso, manutenzione e gestione degli apparecchi di protezione delle vie respiratorie (Apvr) e, novità rispetto alla versione pubblicata nel 2018, definisce le modalità di formazione e addestramento all`uso degli apparecchi. Inoltre, rispetto alla versione precedente, puntualizza alcuni concetti fondamentali come quello di “ambiente addestrativo”, che simula efficacemente il contesto di utilizzo degli Apvr ai fini dell’addestramento, e delinea le competenze del responsabile del programma delle vie respiratorie e di coloro che sono formatori e/o addestratori.

La scelta deve essere effettuata in base ai rischi e alle condizioni dell’ambiente di lavoro. La finalità di un Apvr correttamente scelto è proteggere l`apparato respiratorio dall`inalazione di inquinanti presenti nell`aria (particolato, fumi, aerosol, nebbie, vapori e gas) o da insufficienza di ossigeno. L`uso non corretto o di un tipo errato di apparecchio può non assicurare la protezione necessaria e talora può costituire addirittura un rischio. Pertanto, il percorso di adozione dell`Apvr passa attraverso fasi ben definite. La scelta deve essere effettuata a partire dell’identificazione dei rischi e delle condizioni dell’ambiente di lavoro, tenendo in conto il fattore di protezione necessario e quindi la valutazione dell`idoneità.

Confermato il fit test per i dispositivi con facciali a tenuta. Per la valutazione dell’idoneità dei dispositivi con facciali a tenuta, viene confermata l’esecuzione della prova di adattabilità sul singolo portatore, il cosiddetto fit test, in conformità all’appendice A della norma stessa. La prova non va eseguita solo nel caso di Apvr destinati alla fuga oppure non basati sul principio della tenuta sul volto. In merito alla scelta degli apparecchi, la norma sottolinea anche l’importanza della consultazione dei portatori, al fine di individuare i dispositivi più confortevoli e avere una maggiore accettazione degli stessi: è ormai noto, infatti, che Dpi confortevoli sono indossati, con maggiore probabilità, in modo corretto per tutto il tempo di esposizione.

Formazione e addestramento. Un intero paragrafo, infine, è dedicato a formazione e addestramento di portatori, supervisori e responsabile del programma di protezione delle vie respiratorie. Vengono specificati argomenti e frequenza dell’aggiornamento; per i portatori sono anche indicati numero minimo di ore, numero massimo di partecipanti a ciascun momento formativo, rapporto addestratore/portatore e durata dell’aggiornamento periodico.

FONTE: https://www.inail.it/portale/it/inail-comunica/news/notizia.2025.11.pubblicata-la-norma-uni-11719-2025.html


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